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Italia: i cittadini, per gestire la Democrazia, dovrebbero conseguire la patente...

Italia: i cittadini, per gestire la Democrazia, dovrebbero conseguire la patente...

Autore: Alessandro Mezzano - Redazione Politica
Data: 13/06/2016 08:49:10

Nel nostro Pese , così come in tutti i Paesi civili , si deve avere la patente o il diploma  o l ‘abilitazione che dir si voglia per poter svolgere molte attività .

Per condurre un ‘ automobile  o un autocarro é risaputo che ci vuole la patente , per gestire una pizzeria o un ristorante é necessaria l ‘ abilitazione della Camera di Commercio che ne certifichi l ‘ idoneità .

 Stessa cosa se si vuole fare l ‘ ambulante , il tabaccaio o il barista .

Per condurre la caldaia del riscaldamento condominiale bisogna avere l ‘ apposito patentino .

Per andare a diporto con un motoscafo di una certa dimensione , ci vuole il permesso concesso dopo apposito esame, così come serve l‘apposita autorizzazione che certifichi la capacità di fare il meccanico di automobili o di dare anticrittogamici nei campi o di fare il fisioterapista .

Si potrebbe proseguire a lungo elencando in quanti settori sia obbligatorio avere una certificazione di idoneità per poter svolgere l ‘ attività desiderata .

E’ giustissimo che sia così ! 

A parte qualche noto eccesso di burocrazia , conforta sapere che  l‘autista che guida il pullman che stai usando é in grado di farlo nel migliore dei modi o che chi gestisce il riscaldamento condominiale non ti farà saltare per aria .

Insomma ci pare scontato giudicare positivamente il fatto che in tutte le più importanti attività  di cui potremo usufruire , sia garantito , attraverso una selezione di idoneità, che non saranno fatti grossi errori dovuti ad ignoranza o impreparazione !

Un solo settore, forse il più importante per il buon andamento della società, é privo della consolante certezza che gli operatori addetti abbiano la  patente  necessaria ; si tratta del settore  politico .

Non ci riferiamo naturalmente agli uomini politici che sono mandati a rappresentarci .

Quelli sono, se mai, l‘effetto e non la causa !

Ci riferiamo al sistema di gestione della  Democrazia nel nostro Pese  ed in altri Paesi  ed in modo specifico alla diffusa  impreparazione politica  degli elettori di  TUTTI  i partiti politici .

Basta parlare con la maggioranza degli elettori per rendersi conto di come, molto sovente, le motivazioni delle scelte politiche,  quali che esse siano, non nascano da  vere e meditate convinzioni, ma bensì da suggestioni, ignoranza, simpatie ed antipatie e come  la mancanza di razionalità di queste scelte abbia le sue radici nell’impreparazione politica e nell’ignoranza .

Spesso si ignorano gli elementi basilari di educazione civica.

Non si conosce la  Costituzione, non si sanno le funzioni delle Istituzioni  né quali devono essere i rapporti tra Cittadini e Stato né si conoscono statuti e programmi ufficiali dei vari partiti . Insomma andare a votare può essere come sparare in una stanza buia a bersagli mobili..!!

Il  potere  che esce da questa base é come una lotteria che non rappresenta nessuno e che può essere  truccata ( alla faccia della “sovranità popolare..!)

Con questo non diciamo di dare la “patente” a tutti i Cittadini per poter votare ( però.. non é una brutta suggestione..) , ma perlomeno ci pare necessario che nella scuola obbligatoria i corsi di Educazione Civica  assumano un ben diverso spessore comprendendo lo studio delle istituzioni, quello dei diritti e dei doveri dei Cittadini e dei governanti, la storia dei partiti e divengano, oltre che una cosa seria, una delle materie di insegnamento  fondamentali  e che pesino in modo  determinante  sulla promozione o sulla bocciatura degli studenti.

Tra l ‘altro tutto ciò quadrerebbe con il concetto, tanto sbandierato e mai applicato di “..una scuola non nozionistica, ma formativa ..”

Non si può continuare a cianciare di “democrazia” e di “ Sovranità popolare” se non vi è, alla base delle scelte elettorali, la conoscenza delle ragioni più profondo per cui tali scelte vengono effettuate.

Mai come in questo caso, si adatta il giudizio che Benito Mussolini ebbe a suo tempo ad esprimere:”.. L’ignoranza esclude dalla partecipazione ..”

E’ necessario combattere e debellare ignoranza e disinteresse sociali  che creano il vuoto in cui si inseriscono i faccendieri, i truffatori, i ladri della politica!

Forse così potremo sperare, nel giro di 20 - 30 anni, in una platea di Cittadini - Elettori che sappiano esercitare il loro diritto di  Sovranità popolare , votando a ragion veduta anziché a dover assistere alla attuale esibizione di “nani & ballerine” .

Potremo persino ragionevolmente sperare che siffatti elettori, meno sprovveduti, sarebbero capaci di sbarazzarci per sempre di questa classe  politica corrotta  inaffidabile, truffaldina e parolaia..!!

Certamente l’attuale casta politica non puo che essere contraria ad un’ipotesi come questa per il semplice motivo che oggi essa puo contare su elementi di suggestione per convincere gli elettori a darle il potere, mentre se avessero a che fare con con cittadini piu esperti, piu informati e piu coscienti sarebbe per loro molto piu difficile convincerli con le solite promesse basate sul nulla  e con i programmi che poi non vengono quasi mai realizzati e che vengono riproposti ad ogni elezione.

Scontrarsi con la concretezza della logica e con la preparazione creerebbe grosse difficolta a quei parolai che non sono abituati a  dovere dimostrare la fattibilità e la convenienza  dei loro programmi e delle loro promesse.

Sarà difficile perché per ora, a guardia del pollaio, ci stanno le volpi, ma chissà …!

Magari una bella rivoluzione ..??

Forse siamo degli inguaribili ottimisti, ma vogliamo sperare che esista una via d’uscita dalla attuale situazione di pseudo democrazia che non rappresenta il popolo e che dà il potere in mano a gruppi minoritari che servono interessi diversi da quelli del Paese perché se ciò non avvenisse, allora non resterebbe che la via violenta della rivoluzione armata con tutti gli eccessi che sempre una tale tipo di rivoluzione comporta.

Ma si deve prendere atto che la situazione sociale e politica è oramai giunta ai limiti della sopportazione e la situazione assomiglia a quella di una pentola sotto pressione.

O le si trova una valvola di sfogo, oppure prima o poi essa scoppierà nelle mani di coloro che tale pressione hanno creato!

 


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